Dopo quello per presunto abuso di posizione dominante nel mercato dei motori di ricerca, Google dovrà affrontare un altro processo antitrust a partire dal 9 settembre 2024. La denuncia, presentata a fine gennaio 2023 dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, riguarda il presunto monopolio nel mercato dell’advertising digitale.
Secondo processo antitrust per Google
Oltre che dal Dipartimento di Giustizia, la denuncia è stata presentata dai procuratori generali di California, Colorado, Connecticut, New Jersey, New York, Rhode Island, Tennessee e Virginia. Nel mese di aprile 2023 hanno aderito altri 10 stati (Washington, Arizona, Michigan, Nebraska, Illinois, Minnesota, New Hampshire, North Carolina, Washington e West Virginia), portando il totale a 18. L’appoggio è arrivato anche da politici di entrambi gli schieramenti (democratici e repubblicani).
Secondo il Dipartimento di Giustizia, Google detiene una posizione di monopolio nel settore delle tecnologie utilizzate per la pubblicità online (adtech). L’azienda di Mountain View controlla i tool che gli editori usano per vendere le inserzioni sui loro siti (publisher ad server), i tool che gli inserzionisti usano per acquistare la pubblicità (advertiser ad network) e il principale sistema di scambio (ad exchange) che gestisce le aste in tempo reale.
Queste sarebbero le quattro condotte scorrette di Google:
- Acquisizione dei concorrenti per ottenere il controllo dei tool usati da editori e inserzionisti
- Obbligo per editori e inserzionisti ad usare i suoi tool
- Distorsione della competizione per ostacolare gli altri ad exchange
- Manipolazione delle aste per favorire i suoi prodotti
Il processo inizierà il 9 settembre 2024 e sarà presieduto dalla giudice Leonie Brinkema.