Google ha deciso di dare una spolverata alle riviste che aveva sui suoi scaffali digitali: da un lato l’offerta di Google Play Magazines (non presente sul mercato italiano) e dall’altro i contenuti della sua web app per la visualizzazione “rivista” dei feed RSS ottimizzata per la lettura mobile, Google Currents.
Nasce così Newsstand (“edicola”) che, come l’ omonima app di Apple fa per iOS, offrirà agli utenti di Android le riviste disponibili in versione digitale sulla propria piattaforma .
Essendo la fusione di Google Play Magzine e di Google Currents, la nuova app offre il meglio dei due mondi: permette, da un lato, di avere una visualizzazione ottimizzata per la navigazione mobile e in stile rivista, con modalità di accesso e di fruizione stile Feedly o Flipboard (ma senza integrazione coi social network) di siti Internet e feed RSS, dall’altro offre in vendita riviste che possono essere acquistate tramite un unico, semplice canale di distribuzione, Google Play.
Nell’offerta vi sono già i quotidiani più famosi tra cui il New York Times e il Wall Street Journal che sono disponibili dietro paywall e solo in abbonamento: ragion per cui finora non trovavano spazio su Currents, ma solo con una propria app su Google Play.
Queste app, peraltro, sembrano offrire una esperienza di lettura migliore di quella di Google Newsstand, ma d’altra parte la strategia di Mountain sembra puntare su altro: creare un unico ambiente di lettura delle notizie , in modo tale da far sentire l’utente tranquillo e comodo nell’acquistare sulla stessa piattaforma le riviste cui è interessato, disponibili in abbonamento o in acquisto di copia singola.
In questo senso la prima versione di Edicola di Google non è peraltro immune da difetti: gli osservatori hanno notato i problemi di coordinamento tra la nuova app e Google Play ed in particolare il fatto che la gestione delle letture, come l’aggiunta del feed RSS di un blog o la rimozione di un feed di default scelto da Mountain View, nonché la sottoscrizione di un abbonamento, possono avvenire solo tramite le funzioni della nuova app e non direttamente tramite Google Play.
Claudio Tamburrino