Google aggiunge Bard AI all'assistente vocale e sfida Amazon

Google aggiunge Bard AI all'assistente vocale e sfida Amazon

Big G sta per lanciare una nuova versione di Google Assistant, il suo assistente virtuale, potenziata dall'intelligenza artificiale Bard.
Google aggiunge Bard AI all'assistente vocale e sfida Amazon
Big G sta per lanciare una nuova versione di Google Assistant, il suo assistente virtuale, potenziata dall'intelligenza artificiale Bard.

Google si prepara a lanciare nuove funzionalità di IA generativa per il suo assistente virtuale, in risposta alle novità presentate da Amazon per il suo assistente Alexa.

All’evento Made by Google, in cui ha presentato i nuovi Pixel 8 e Pixel Watch 2, Big G ha annunciato anche il lancio di Assistant with Bard, che sfrutta l’intelligenza artificiale per consentire agli utenti di svolgere compiti più avanzati e personalizzati.

La funzione integra l’AI conversazionale di Bard con l’Assistente Google per facilitare l’esecuzione di compiti più sofisticati rispetto ai semplici comandi. Oltre ai comandi vocali, funziona con testo, voce o immagini. Questo sviluppo arriva sette anni dopo il lancio di Google Assistant.

Bard supporterà Google Assistant per dare risposte più complesse

Il nuovo assistente di Google è una combinazione tra Google Assistant e Bard per dispositivi mobili, che offre una maggiore capacità di gestire domande e compiti vari. Oltre a rispondere a domande semplici come “che tempo fa”, “imposta una sveglia” o “manda un messaggio a Marco”, come faceva già prima, il nuovo assistente sfrutta Bard di Google per fornire risposte più intelligenti e creative.

Questo include la possibilità di accedere alle applicazioni Google dell’utente, come Gmail e Google Drive, per fornire risposte personalizzate anche alle domande più complesse. Ciò significa che è possibile porre all’Assistente Google domande come “quali e-mail importanti ho perso questa settimana?“.

Secondo Google, Assistant with Bard può aiutare persino a pianificare viaggi, creare liste della spesa e inviare messaggi. È possibile interagire con l’assistente utilizzando testo, voce o immagini, in modo più colloquiale e con maggiori informazioni contestuali rispetto all’Assistente Google standard.

Hsiao ha illustrato il funzionamento del prodotto con un esempio. “Immaginate di fare un’escursione con il vostro cane e di trovarvi di fronte a un bivio”, ha detto. “Fotografate il cartello e chiedete: Quale sentiero è più adatto a me, al mio gruppo e al mio cagnolino? E così scoprite che il sentiero nord è il migliore”. L’Assistente Google con Bard viene poi usato per creare una didascalia da condividere con la foto sui social media. “Questa interfaccia conversazionale è un modo del tutto nuovo di interagire con il telefono e permette all’Assistente con Bard di essere al vostro fianco ovunque andiate”, ha concluso Hsiao.

L’interfaccia utente di Assistant with Bard consiste in una “sovrapposizione conversazionale” che appare sullo schermo. Non si tratta più di una scheda, poiché mantenere il contesto di fondo è un aspetto importante per Google per migliorare il suo Assistente. L’interfaccia presenta molti elementi di Material You e Google la descrive come “un modo del tutto nuovo di interagire con il telefono”.

Google afferma che è anche possibile scegliere le proprie impostazioni di privacy, una buona notizia visto che l’arrivo dell’intelligenza artificiale nella nostra vita quotidiana è diventato un argomento delicato per alcuni utenti. È quindi possibile personalizzare ciò a cui Bard può accedere e ciò che si desidera omettere (es. dati sensibili).

Purtroppo Assistant with Bard non è disponibile da subito. Google lo offrirà ai primi tester “presto” prima che arrivi su Android e iOS nei prossimi mesi. Bisognerà quindi avere pazienza prima di poter trasformare il proprio smartphone in un vero e proprio assistente di conversazione.

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Pubblicato il
5 ott 2023
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