A Mountain View l’innovazione non sazia. Nuove e sempre più prefezionate search options negli ultimi tempi erano state notate dai netizen più attenti durante le ricerche effettuate attraverso Google. Finito il periodo di teasing BigG ne ha ufficializzato l’introduzione.
Il tema portante del filone innovativo del Googleplex sembra essere la personalizzazione della ricerca. Google non solo deve restituire all’utente esattamente quanto richiesto, deve anticiparne i pensieri, bruciare le tappe del search .
Tra le nuove feature, disponibili solamente in inglese, è comparsa l’opzione last hour, per restringere il raggio d’azione della grande G agli ultimissimi contenuti pubblicati. Se prima era possibile rovistare nei forum e nei contenitori di video, adesso sono state aggiunte opzioni che indirizzano la ricerca verso news , blog e books , lasciando intravedere un possibile sconvolgimento dell’attuale struttura di quello che ormai è il portale Google.
Mettere a fuoco l’obiettivo del search significa anche far collaborare intelligenze, umane o artificiali che siano. Per questo all’utente viene data la possibilità di inserire i dati relativi al periodo temporale cui ritiene appartengano i dati ricercati.
Chi fa un utilizzo intensivo del search engine di Mountain View, poi, si imbatte spesso in pagine web già conosciute, degli scomodi déjà vu che Google permette ora di nascondere temporaneamente dai risultati, in modo da stilare un elenco di link mai visitati.
Al momento, il regno di Google rimane incontrastato nonostante all’orizzonte sia apparso anche Bing che, complice il declino di Yahoo!, rimane l’unico motore in grado ottenere percentuali rilevanti di crescita. Tuttavia le ultime stime hanno fatto registrare per la prima volta un restringimento della fetta di mercato del decisional engine varato da Microsoft.
Giorgio Pontico