Google Chrome, è noto, è ingordo di memoria RAM così come della batteria del dispositivo su cui viene fatto girare, sia che si tratti di gadget mobile, di PC o di Mac. In quest’ultimo caso, Mountain View si prepara a modificare il codice per alleggerire il carico del browser sulla CPU e consumare meno energia.
Ad anticipare i piani di Google per il prossimo futuro è Peter Kasting, ingegnere del software responsabile della UI di Chrome, che rispetto ai consumi energetici riconosce l’inferiorità del browser di Google rispetto a Safari sui sistemi della Mela.
I dipendenti di Mountain View hanno quindi intenzione di correggere quattro diversi difetti da tempo individuati nel codice di Chrome, uno riguardante la priorità di rendering delle schede aperte nel browser sullo sfondo rispetto a quelle attive al momento, uno relativo alle eccessive chiamate alla CPU anche per l’apertura delle pagine Web più semplici e gli altri due rilevati sui siti Capitalone.com e Amazon.
Le patch per i bachi mangia-batteria su Mac dovrebbero arrivare sulla versione stabile di Chrome nel giro di qualche mese, ed è pacifico il fatto che la riduzione dei consumi energetici sia oramai diventata una delle priorità principali di Google sia che si tratti del plug-in Flash che della nuova versione di Android .
Alfonso Maruccia