Google non sembra intenzionata a subire le conseguenze dell’accordo con cui Firefox, a novembre 2014, ha preferito scegliere Yahoo come motore di ricerca di default per il mercato statunitense: la Grande G sta corteggiando con ogni mezzo gli utenti del browser Mozilla, invitandoli a fare ritorno agli strumenti di Mountain View.
Mountain View si era già attrezzata nel tentativo di invertire la tendenza: nel mese di gennaio aveva cominciato a mostrare agli utenti statunitensi del Panda Rosso una discreta barra posizionata sui propri domini che invitava ad impostare Google come motore di ricerca di default. Ora, il messaggio è decisamente più visibile e invadente : piazzato in testa ai risultati di ricerca, a favore di coloro che già si stanno rivolgendo al search di Google ma che lo stiano interrogando con l’ausilio di Firefox, un ingombrante riquadro suggerisce di modificare le impostazioni del browser per selezionare Google come motore di ricerca predefinito.
La storica partnership tra Google e Mozilla, che garantiva al search engine una posizione privilegiata per le ricerche online degli utenti, è decaduta a favore di Yahoo sul mercato statunitense e a favore di Baidu e Yandex rispettivamente sul mercato cinese e russo.
A partire dal rilascio della versione 34 del browser, Mountain View ha assistito a un sensibile calo del proprio market share, nonostante Firefox detenga meno del 20 per cento del mercato statunitense, e non necessariamente gli utenti fruiscano di release aggiornate. StatCounter suggerisce che Yahoo abbia goduto di una crescita di +2,3 punti percentuali tra novembre e gennaio, fino a raggiungere il 10,9 per cento del mercato del search, comScore stimava nell’11,8 per cento il market share di Yahoo già nel mese di dicembre: i numeri degli analisti non collimano perfettamente ma concordano nell’osservare che questa crescita è tutta ai danni di Google.
Gaia Bottà