Google ha annunciato una nuova serie di importanti azioni a supporto della popolazione Ucraina. Si tratta di iniziative che portano sullo smartphone indicazioni e servizi fondamentali in questa situazione di urgenza, fornendo servizi assolutamente vitali per famiglie che in questi giorni stanno affrontando situazioni drammatiche.
Lo smartphone è diventato in Ucraina un bene assolutamente fondamentale, più di quanto chiunque non possa immaginare. Tramite gli smartphone si può infatti capire cosa sta succedendo, avere indicazioni sui corridoi umanitari aperti, contattare altre persone in difficoltà, coordinare azioni fondamentali per vivere in case dove ormai anche la corrente è diventata un bene di lusso. Le immagini che provengono dalle città sotto assedio mostrano punti di ricarica improvvisati nelle strade dove si assembrano persone con multipresa per tentare di caricare la batteria dei propri device da utilizzarsi in modo razionato durante la giornata.
In questo contesto l’aiuto di Google tramite Android è qualcosa di estremamente prezioso e analizzare i singoli interventi consente di capire facilmente il perché.
Così Google aiuterà gli ucraini
A partire da oggi gli hotel che offrono ospitalità ai rifugiati potranno indicarlo sul proprio Business Profile e l’indicazione sarà dunque disponibile su Google Maps: questo consentirà di trovare più facilmente un posto in cui dormire dopo aver varcato i confini.
Altro supporto sul territorio è relativo alla disponibilità degli uffici Google in Slovacchia, Romania, Ungheria e Polonia affinché le agenzie non governative possano offrire supporto ai rifugiati.
Molto interessante è l’integrazione in Android, solo per i cittadini ucraini, di un servizio denominato Air Raid Alerts: consente al Governo ucraino di inviare gli allarmi geolocalizzati che attivano sullo smartphone una immediata notifica per consigliare di nascondersi quanto prima ed evitare di essere sorpresi da possibili attacchi aerei. Così facendo le persone possono essere allertate anche se sono in zone prive di sirene e campanili, fruendo di un sistema capillare di allarme per la massima salvaguardia dei civili al cospetto dei bombardamenti che tutto il mondo (tranne le tv russe) sta mostrando in questi giorni.
Google conferma inoltre il proprio lavoro per limitare la disinformazione legata alla propaganda russa: conferma altresì di aver ricevuto esplicita richiesta da parte delle autorità europee di una stretta ulteriore su questo fronte, ma al momento il motore di ricerca non offre informazioni aggiuntive e si limita a confermare la piena aderenza alle proprie policy in tal senso.
Infine, Google ricorda di aver sospeso le proprie attività commerciali in Russia: fermato l’advertising, fermate le vendite di pacchetti cloud, ma al momento l’offerta dei servizi gratuiti resta confermato (tra questi, ovviamente, Gmail).