Il rapporto tra Google e il mondo del giornalismo non è sempre stato privo di tensioni, nonostante le tante iniziative messe in campo nel corso degli anni dal gruppo di Mountain View per andare incontro alle esigenze degli editori. All’orizzonte potrebbe essercene un’altra: un progetto che per modalità e tipologia del servizio proposto richiama alla mente le peculiarità di Apple News+.
Da Google un servizio come News+ di Apple?
Stando a un’indiscrezione comparsa oggi sulle pagine del Wall Street Journal, bigG sta considerando l’ipotesi di pagare chi produce le notizie al fine di poterle poi distribuire attraverso una propria offerta studiata ad hoc. Sarebbero già state intavolate le trattative con alcune testate, ma al momento i dettagli in merito sono pochi e non ben definiti. Riportiamo di seguito in forma tradotta la breve dichiarazione rilasciata dall’azienda californiana che di fanno non conferma né smentisce alcunché.
Vogliamo aiutare le persone a trovare il giornalismo di qualità. È importante per una democrazia informata e costituisce un supporto per la sostenibilità dell’industria. Ci sta molto a cuore e stiamo discutendo con alcuni partner, cercando sempre più modi per espandere la nostra collaborazione con gli editori, sulla base di programmi come la Google News Initiative.
Le fonti del rumor parlano di testate europee, in particolare francesi, già coinvolte nel progetto. Ipotizziamo che un prodotto simile sia poi destinato ad essere fruito mediante un abbonamento premium, come già avviene per l’alternativa lanciata lo scorso anno dalla mela morsicata. Ad ogni modo nessuna possibilità è da escludere.
Per gli editori, almeno quelli coinvolti, sarebbe una vittoria: ad oggi Google contribuisce al loro business veicolando traffico verso i siti che possono così poi generare profitti mediante advertising o sottoscrizione, ma non paga direttamente per i contenuti pubblicati, nemmeno per gli estratti condivisi sulla piattaforma News.