Google annuncia la AI Cyber Defense Initiative

Google annuncia la AI Cyber Defense Initiative

Google ha annunciato la AI Cyber Defense Initiative che prevede investimenti e il rilascio di tool IA in grado di rilevare le minacce informatiche.
Google annuncia la AI Cyber Defense Initiative
Google ha annunciato la AI Cyber Defense Initiative che prevede investimenti e il rilascio di tool IA in grado di rilevare le minacce informatiche.

Google ha annunciato la AI Cyber Defense Initiative che prevede investimenti in sistemi e nuovi tool di intelligenza artificiale per prevenire e bloccare gli attacchi informatici. L’azienda di Mountain View ha inoltre rilasciato con licenza open source il sistema Magika usato per identificare i file infetti in Gmail.

IA applicata alla sicurezza

L’obiettivo principale della IA Cyber Defense Initiative, che verrà illustrata in dettaglio durante la Munich Security Conference, è trovare una soluzione al cosiddetto “dilemma del difensore“. I cybercriminali hanno bisogno di una sola minaccia per superare le migliori protezioni, mentre i difensori devono schierare le migliori difese in ogni momento, senza margine di errore.

Google ritiene che l’intelligenza artificiale possa invertire questo processo, in quanto consente ai ricercatori di sicurezza di migliorare il rilevamento delle minacce, l’analisi del malware, il rilevamento delle vulnerabilità, la correzione delle vulnerabilità e la risposta agli incidenti.

Il primo passo è seguire l’approccio “sicuro per design e per default“. Google investirà oltre 5 miliardi di dollari per rendere accessibili alle organizzazione pubbliche e alle aziende le tecnologie IA che possono incrementare la sicurezza, tra cui quelle generative tramite Vertex AI.

Google finanzierà con 2 milioni di dollari i programmi di ricerca che sfruttano l’IA per la cybersicurezza. Infine, l’azienda californiana ha messo a disposizione di tutti il tool Magika, usato per Gmail, Google Drive e Safe Browsing. Si tratta di un sistema IA che sfrutta un modello di deep learning per identificare i file infetti. Può rilevare e bloccare diversi tipi di file (anche quelli più problematici, come gli script VBA, JavaScript e PowerShell) con un’accuratezza del 99%.

Fonte: Google
Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
16 feb 2024
Link copiato negli appunti