Google ha annunciato tutte le novità che verranno introdotte per app, servizi e app store in modo da rispettare gli obblighi del Digital Markets Act (DMA). I cambiamenti che interessano utenti e aziende erano stati già illustrati a metà gennaio. Sono stati ora elencate le modifiche che riguardano gli sviluppatori, tra cui store di terze parti e metodi di pagamento alternativi.
Novità per utenti e aziende
Le prima novità riguarda Google Search. Sono stati effettuate oltre 20 modifiche all’interfaccia del motore di ricerca, tra cui l’introduzione di unità dedicate per aiutare gli utenti a trovare siti di comparazione per voli, hotel e shopping. Sono state rimosse alcune funzionalità, tra cui la sezione Google Voli.
Quando l’utente effettua la configurazione iniziale del dispositivo Android verrà mostrato un nuovo “choice screen” per la scelta del browser predefinito, oltre a quello per il motore di ricerca. Simili schermate verranno mostrate in futuro anche su Chrome per desktop e iOS.
Infine, gli utenti europei potranno scegliere se condividere i dati tra i servizi di Google nella sezione Dati e privacy > Servizi Google collegati
delle impostazioni dell’account. L’azienda californiana sottolinea che, senza collegamento tra i servizi, alcune funzionalità non saranno disponibili. La portabilità dei dati verso servizi e app di terze parti verrà garantito con Google Takeout.
Novità per sviluppatori
Sono tre le novità che interessano direttamente gli sviluppatori, ma indirettamente anche gli utenti. Il DMA obbliga i gatekeeper a consentire l’installazione di app e app store di terze parti. Android rispetta da sempre questi requisiti, a differenza di iOS.
Gli sviluppatori possono inoltre usare sistemi di pagamento alternativi. Con User Choice Billing (UCB) è possibile offrire un diverso sistema di pagamento accanto a quello di Google. La commissione per ogni acquisto in-app verrà ridotta del 4%. Una seconda opzione prevede di offrire solo il sistema di pagamento alternativo. In questo caso, la commissione verrà ridotta del 3%. Entrambe le soluzioni verranno estese agli sviluppatori di giochi.
Infine, a partire dal 6 marzo, gli sviluppatori potranno inserire link nelle app per portare gli utenti al sito esterno, ma dovranno pagare ugualmente una commissione. È già possibile comunicare agli utenti che esistono opzioni a costo inferiore su store di terze parti o siti degli sviluppatori. Google evidenzia che le nuove regole ridurranno le scelte per utenti e aziende. Inoltre sarà difficile farle rispettare, considerate le diverse interpretazioni.
Aggiornamento (6/03/2024): Tim Sweeney (CEO di Epic Games) ha criticato la nuova “Google Tax” per le transazioni web con metodo di pagamento alternativo.