Google Apps in sicurezza. Anche su mobile

Google Apps in sicurezza. Anche su mobile

Mountain View annuncia la disponibilità di un meccanismo di sicurezza aggiuntivo per la sua suite di applicativi telematici. Che per l'occasione si preparano ad approdare anche su dispositivi Android e iPad
Mountain View annuncia la disponibilità di un meccanismo di sicurezza aggiuntivo per la sua suite di applicativi telematici. Che per l'occasione si preparano ad approdare anche su dispositivi Android e iPad

Importanti novità in arrivo per Google Apps: entro i prossimi mesi, la suite web “da ufficio” di Mountain View si doterà di un sistema di autenticazione a doppio fattore, con i prevedibili vantaggi che la cosa comporta per la maggiore sicurezza delle app e una superiore resistenza contro tentativi di phishing e furto di identità .

Oltre alla password legata all’account (qualcosa che si conosce), dunque, l’accesso agli applicativi della suite richiederà una ulteriore autenticazione basata sul particolare dispositivo da cui si accede (qualcosa che si possiede). Le possibili varianti del nuovo meccanismo di sicurezza includono l’invio di un codice di accesso via SMS, tramite chiamata vocale o l’utilizzo di applicativi specifici per smartphone e sistemi MID.

L’offerta dell’autenticazione a doppio fattore sarà inizialmente diretta agli utenti in lingua inglese delle versioni Premier , Education e Government delle app. In seguito, una volta testato il buon funzionamento della tecnologia e la sua scalabilità , Google pianifica di estenderla anche alle “centinaia di milioni” di utenti della versione regolare delle sue applicazioni.

“Fino a oggi – dice il responsabile sicurezza di Google Apps Eran Feigenbaum – le organizzazioni alla ricerca di maggiore sicurezza per i propri dati al di là della semplice password hanno dovuto affrontare costi e complessità aggiuntivi che hanno impedito a molti di usare tecnologie di sicurezza più efficaci”.

Per contro, l’autenticazione a doppio fattore di Google Apps – caratteristica che non richiede l’esborso di alcun obolo aggiuntivo e che presto verrà estesa anche a Gmail – permetterà ora a quelle stesse organizzazioni di assicurarsi che l’utente in fase di login sia esattamente quello che dice di essere e non un malintenzionato che ne ha rubato la password.

La nuova iniziativa Google in materia di sicurezza segue il lavoro già fatto per garantire ricerche e produttività blindate dal lucchetto delle connessioni HTTPS, e conferma il rinnovato impegno di Mountain View per un’autenticazione sicura in rete già dimostrato con la conquista della certificazione FIMA (Federal Information Security Management Act) per la versione governativa delle sue app.

Assieme alla nuova funzionalità di sicurezza, infine, Google ha anche annunciato che a breve la suite Apps fornirà le stesse capacità di editing dei desktop anche ai dispositivi mobile . Google Docs sarà insomma una appliance web funzionale e pienamente operativa anche su Android e iPad , con tanti saluti ai tool esterni sin qui impiegati dagli utenti per accedere al servizio online fuori dal browser di sistema.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
21 set 2010
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