Google ha brevettato un sistema per far riconoscere alle auto senza pilota i veicoli delle autorità , in modo tale da accostarsi immediatamente per favorire i relativi controlli o togliersi dalla strada per permettere al veicolo il sorpasso in caso di emergenze.
Mountain View continua dunque a sperimentare le sue auto senza pilota e a cercare metodi per renderle più sicure sulla strada per i pedoni, gli altri veicoli ed i propri passeggeri: mentre le sue prove su strada continuano ad accumulare chilometri, lo scorso dicembre aveva brevettato un sistema per consentire ai mezzi di comunicare ai pedoni informazioni sulle proprie direzioni e a giugno aveva presentato il suo algoritmo per insegnare alle auto quando è meglio utilizzare il clacson.
L’ultima tecnologia pensata da Big G per le sue driverless car è quella che sta cercando di rivendicare con la domanda brevettuale 20160252905 dal titolo “Real-time active emergency vehicle detection”: in essa si legge di un sistema e metodo per individuare i veicoli di emergenza , caratterizzati da una o più fonti di luce lampeggianti differenti dai fari e di reagire alla loro presenza .
In pratica Google parte dal principio che i veicoli della polizia siano utilizzati per fermare le auto in strada per controlli o per interventi di emergenza che necessitano di sorpassi o di compiere azioni particolari sulla carreggiata: in entrambe le situazioni necessitano dunque l’adozione di comportamenti specifici e peculiari.
Chissà poi se, nell’ottica di umanizzare il comportamento alla guida delle sue driverless car, la nuova funzionalità non venga utilizzata per gestire con più flessibilità l’aderenza al codice della strada in presenza o in assenza degli agenti delle forze dell’ordine.
Claudio Tamburrino