Google è in grado di fornire risposte pressoché ad ogni domanda, ma lo fa riassumendo le fonti che trova online e portandole sotto gli occhi degli utenti. Questo implica in molti casi l’incapacità di fornire risposte attendibili quando un certo tema risulta in rapida evoluzione e necessita di fonti aggiornate di cui nutrirsi per poter partorire una SERP sufficientemente esaustiva. Mountain View potrebbe ora aver trovato una soluzione, pur se parziale, al problema.
Google, SERP in evoluzione
Con un esperimento comunicato da Danny Sullivan e destinato a muovere i primi passi negli USA, Google indicherà agli utenti eventuali query per le quali i risultati sono in rapida evoluzione. Succederà su tematiche “trend”, la cui ricerca è esplosa nel giro di poche ore e per le quali il motore di ricerca non ha ancora SERP stabili ed affidabili da fornire.
Quello di Google sarà dunque un avvertimento, segnalando come il tema merita approfondimenti e suggerendo quindi i primi risultati ritenuti validi. L’utente potrà scegliere la fonte che ritiene più interessante e ciò, probabilmente, fornirà a Google anche informazioni ulteriori tanto a proposito del tema, quanto in relazione al rapporto di fiducia sulle singole fonti proposte.
Con questo box, Google non parla soltanto del risultato, ma anche della SERP: fornisce informazioni metacomunicative, spiega il metodo. Uno strumento utile, insomma, per aggiungere sfumature ai link proposti, mettendo le mani avanti sulla bontà della pagina quando quest’ultima potrebbe non avere un tasso qualitativo all’altezza delle aspettative solite dell’utente nei confronti del motore.