Google vuole migliorare Bard, aggiungendo funzionalità che non dovrebbero essere offerte da un’intelligenza artificiale. In base ai documenti letti dal New York Times, l’azienda di Mountain View vuole trasformare il chatbot in un consulente personale. In pratica l’esatto opposto di ciò che è scritto nel centro per la privacy.
Google Bard fornirà consigli di vita?
Google DeepMind avrebbe avviato lo sviluppo di un nuovo modello di intelligenza artificiale generativa che eseguirà almeno 21 tipi di attività personali e professionali differenti. Una di esse dovrebbe essere quella di consulente per i problemi che gli utenti incontrano durante la loro vita. Ciò rappresenta un netto cambiamento rispetto a quanto dichiarato in precedenza dagli stessi dirigenti.
Nel centro per la privacy è scritto chiaramente che Google Bard non deve essere usato per ottenere consigli legali, medici, finanziari e professionali. Inoltre, l’utente non deve includere informazioni sensibili e confidenziali nelle conversazioni. Google avrebbe creato un team di oltre 100 esperti in diversi campi e dipendenti che valutano le risposte del chatbot alle domande più intime.
Il nuovo modello IA dovrebbe anche avere capacità di tutoring (ad esempio insegnare nuove skill o migliorare quelle esistenti) e di pianificazione (ad esempio suggerire budget finanziari, diete e allenamenti). Chiedere simili consigli ad un chatbot potrebbe essere molto pericoloso, soprattutto per la salute.
Il rischio è che gli utenti possano diventare dipendenti dalla tecnologia e credere di parlare con una vera persona. Un portavoce di Google DeepMind ha dichiarato che si tratta solo di test, quindi non è certo che queste funzionalità saranno disponibili in Bard.