Il chatbot Google Bard sta per arricchirsi di una novità che potrebbe fare la differenza in termini di adozione tra gli utenti: si tratta della creazione di immagini con l’IA generativa. La tecnologia alla base del processo sarà quella di Imagen 2, modello presentato il mese scorso. Così, il gruppo di Mountain View si appresta a lanciare un ennesimo guanto di sfida a ChatGPT.
IA generativa: Imagen 2 per Google Bard
In attesa di un annuncio ufficiale, a svelarlo in anteprima è lo sviluppatore Dylan Roussel, con un post su X che mostra l’avviso mostrato all’apertura dell’assistente. Fa riferimento alla Creazione di immagini con Bard
, fornendo inoltre alcune informazioni chiave sul funzionamento che riportiamo di seguito in forma tradotta.
Con Bard puoi creare immagini accattivanti per il lavoro, il divertimento e tutto ciò che sta nel mezzo. È semplice da utilizzare: inserisci semplicemente alcune parole per dare vita alla tua immaginazione, iniziando con prompt in inglese. Clicca su “Genera di più” per ulteriori opzioni e per scaricare quelle che ti piacciono.
Almeno in un primo momento, dunque, saranno accettati solo prompt in inglese. Google spiega anche il perché dell’integrazione. Qui sotto lo screenshot del changelog che descrive i cambiamenti.
A volte, potresti aver in mente un’immagine e non essere in grado di darle vita facilmente. Crea immagini del tutto uniche in pochi secondi, senza dover imparare a utilizzare software complessi.
Giunto alla sua seconda generazione, Imagen è il modello text-to-image messo a punto da bigG e già reso disponibile in Vertex AI su Google Cloud. Qui sotto un filmato risalente alla sua prima iterazione che ne mostra le potenzialità.
Bard sarà il nuovo nome dell’Assistente Google
Restando in tema, da ieri circolano indiscrezioni a proposito di un possibile rebranding di Assistente Google. Stando a quanto trapelato, sembra che sia destinato a chiamarsi proprio Bard. Anche su questo fronte si attendono conferme.