Stando a quanto rilevato da Arbor Networks, la piattaforma App Engine di Google sarebbe stata sfruttata da alcuni malintenzionati per diffondere malware.
Come successo in passato, pare che l’obiettivo dei Bot Herders (probabilmente non raggiunto appieno) consistesse nello scaricare codice malevolo in macchine zombie già facenti parte di una botnet sfruttando un veicolo famoso come BigG. Per risolvere il problema Google ha fermato l’app angine infettato subito dopo la comunicazione pervenuta da Arbor Networks, ma non si è trattato dell’unico episodio che ha visto contrapporsi Moutain View e i cracker.
Nelle stesse ore Google Reader è stato preso d’assalto da Koobface , un worm di cui si era già sentito parlare sui social network.
Tramite alcuni account registrati dai cybercriminali su Facebook e MySpace sono stati diffusi dei link che rimandavano a pagine di Google Reader apparentemente innocenti: ad aspettare gli utenti meno avveduti c’era invece Koobface, mascherato da Flash Player. Secondo Trend Micro sono stati trovati più di 1300 account utilizzati con fini criminosi . Anche in questo caso Google starebbe provvedendo alla rimozione del materiale dannoso.
Giorgio Pontico