Nei giorni in cui PayPal affronta una serie di problemi legati ad un aggiornamento della propria piattaforma, un’altra piccola scossa arriva a smuovere il business consolidato dell’azienda controllata da eBay: la scorsa settimana è stato pubblicato il testo di un brevetto depositato nel febbraio del 2006, contenente le specifiche di un nuovo progetto di Google per un sistema di pagamento via SMS .
Il servizio, per il momento soprannominato Gpay , descrive un meccanismo non del tutto originale : un acquisto qualunque, dalla spesa al supermercato allo snack al distributore automatico, potrà essere pagato con un semplice invio di un messaggio di testo dal cellulare. In pochi secondi un avviso giungerà al destinatario informandolo dell’avvenuto pagamento e il bene pattuito potrà essere erogato. Lo scorso marzo PayPal aveva lanciato un servizio analogo , che tuttavia parrebbe non aver ancora ottenuto il successo sperato .
Ma se l’idea che c’è alla base di Gpay , che qualcuno già ha ribattezzato Gbuy per problemi di marchio , non è proprio nuovissima, unita alle voci ricorrenti su un possibile cellulare made in Google in arrivo entro il 2008 fa decollare le prospettive di questo affare . Secondo i rumors che si diffondono online, BigG avrebbe puntato più sulle funzioni software che sull’aspetto e la tecnologia del telefono: integrare un sistema di pagamento semplice da usare, e indipendente dall’operatore utilizzato, potrebbe garantire al pagamento via SMS una spinta fino ad oggi sconosciuta .
Se poi venissero confermate anche le indiscrezioni che vogliono una antenna GPS integrata nel Gphone , il discorso si potrebbe allargare al cosiddetto marketing di prossimità , cioè la pubblicità localizzata che secondo gli addetti ai lavori costituirà la next big thing nel campo dell’advertising.
Così facendo BigG potrebbe riuscire a riunire diversi punti di forza per il lancio del suo cellulare: una killer application come Gpay , la classica ricerca attraverso una interfaccia semplificata e diretta per il proprio motore , un browser sullo stile di quello già visto nell’iPhone e, naturalmente, la posta elettronica di Gmail. Senza contare che le entrate per Mountain View sarebbero garantite dalla pubblicità.
Luca Annunziata