Nuova escalation legale nella causa che coinvolge Oracle e Google: dopo essere stata accusata di infrazione di brevetto software nell’uso di codice Java all’interno del sistema operativo mobile Android, Mountain View passa al contrattacco e chiede all’USPTO di riconsiderare quattro dei suddetti brevetti perché essi sarebbero non validi o inapplicabili.
L’Ufficio Brevetti statunitense ha in particolare ricevuto la richiesta di riesaminare – usufruendo anche del parere di esperti del settore – i brevetti 5,966,702, 6,061,520, 6,125,447 e RE 38,104, tutti appartenenti alle tecnologie software implementate nella virtual machine di Sun/Oracle.
Google sostiene che i brevetti si riferiscono a soluzioni tecniche precedentemente esistenti (“prior art”) o a “idee astratte” che non possono essere brevettate , ragion per cui i brevetti assegnati a Oracle andrebbero annullati . Il motivo del contendere tra i due colossi tecnologici comprende inoltre altri tre brevetti che, com’è prevedibile, potrebbero presto essere messi anch’essi in discussione dai legali del Googleplex.
Oltre a contestare la validità dei brevetti assegnati a Oracle per la virtual machine Java Dalvik , Google ha infine chiesto al giudice di pronunciarsi con un “summary judgement” per respingere le accuse di violazione di copyright formulate da Oracle prima ancora che si celebri il processo.
Alfonso Maruccia