I nuovi servizi di Mountain View, Wave e Buzz, che hanno esordito in sordina (il primo), oppure (l’altro) accompagnato da inciampi e polemiche (soprattutto relative a questioni di privacy) si apprestano a ricevere alcuni aggiornamenti da Mountain View.
Per quanto riguarda Buzz, dopo le prime (e le seconde ) correzioni successive ai problemi riscontrati già nelle prime ore di utilizzo, stavolta i Googler ascoltano e sembrano raccogliere alcune delle istanze degli utenti e affrontano il problema della rumorosità del servizio: uno dei punti su cui Moutain View aveva battuto perorando la causa Buzz era l’integrazione con Gmail, caratteristica che avviene anche tramite notifiche email. Ora, gli utenti Buzz hanno rilevato che ricevere un elevato numero di email che aggiraano continuamente lo stato dei commenti dei propri post rischia di intasare la casella e risultare fastidioso.
In cantiere ci sono dunque due novità in fase di test : la prima prevede la possibilità di controllare e decidere le notifiche dei Buzz che si vogliono ricevere : gli utenti potranno decidere se essere informati se essere o meno avvisati di ogni singolo commento dei propri Buzz e dei Buzz a cui si ha effettuato un commento, o se ricevere notifica solamente delle prime ai proprio post.
Con la seconda novità, poi, si introducono spiegazioni sulle notifica inviate (le risposte a un proprio Buzz sono per esempio anticipate da @replied) e viene introdotta l’opzione “mute” (in evidenza) con cui si possono escludere le notifiche di determinati Buzz.
Le novità di Buzz, questa volta, non riguardano solo le feature introdotte ma anche le modalità di implementazione: Google ha espresso la volontà di condurre una fase preliminare di test riservata solamente ad un piccolo gruppo di utenti. Per evitare, insomma, gli errori commessi con il lancio del servizio di microblogging e i conseguenti problemi di gestione della privacy.
Buone nuove anche per Google Wave: è stata inserita nel pannello di navigazione una galleria per le extension , che raccoglie tutti gli strumenti sviluppati per il servizio di condivisione e comunicazione in tempo reale di Google.
Per il momento si tratta semplicemente di alcuni giochi (per esempio il sudoku) e strumenti studiati per organizzare sondaggi, organizzare viaggi (Map Gadget integra le mappe in Wave, Trippy permette di ottenere raccomandazioni per luoghi da visitare o per mettersi d’accordo sugli appuntamenti). I più utili ai fini della condivisione interattiva di documenti sembrano essere i gadget come Iframe, che permette di integrare una pagina Web in una Wave, e Napkin, che proprio come un fazzoletto permette di fare uno schizzo della propria idea. In evidenza, poi, gli strumenti per Conference Call e Video Chat.
Per il momento sono solo 18 le estensioni proposte . D’altronde il mancato sfruttamento di questo tipo di funzionalità era risultato essere il maggior difetto del servizio di Google.
Ora Google sta tuttavia puntando proprio ad estendere le funzionalità a Google Wave e a coinvolgere sviluppatori terzi. Per questo, per esempio, ha rilasciato la versione 2.0 delle Robots API e ha intenzione di utilizzare la nuova galleria per raccogliere tutti i programmi simili in un unico luogo facilmente accessibile, sul genere di App Store. Chiunque, tra l’altro, può aggiungere la propria estensione alla gallery sottoponendolo a Mountain View per una revisione.
Claudio Tamburrino