Roma – Google avrà controllo pieno su Android: al momento non vi è alcuna conferma, ma stando ad alcune indiscrezioni BigG si riserverà il diritto di selezione all’ingresso per le applicazioni sviluppate per suo il sistema operativo. Su Android saranno tollerate solo le applicazioni approvate. Nonostante ciò, la febbre per il primo telefonino marchiato Google continua a salire.
Stando a quanto riportato da ComputerWorld , le condizioni d’uso di Android e dello store delle applicazioni prevedono esplicitamente che “in caso che un qualsiasi prodotto violi l’accordo di distribuzione con gli sviluppatori, Google si riserva il diritto di rimuoverle da remoto su ogni dispositivo a propria discrezione “.
Una politica diversa quindi da quella di Apple che ammette sul proprio melafonino solo applicazioni selezionate e ben filtrate. Con Android le cose andranno diversamente: il Market ideato da Google non sarà lo snodo principale per raccogliere ed acquistare le applicazioni. Stando a quanto riporta The Register , il fornitore di servizi multimediali Handango ha ribadito che venderà sul proprio sito le applicazioni per Android. Sul versante prettamente tecnico, le dichiarazioni di Google hanno suscitato in molti una semplice domanda: come sarà possibile per Google cancellare ciò che un utente ha installato? Tutto ciò induce a pensare che l’azienda avrà comunque modo di intrufolarsi nel dispositivo, sbirciando per capire quali siano le applicazioni installate. BigG ha comunque assicurato che farà ogni sforzo ragionevole perché sia restituito all’utente il prezzo pagato per il software disattivato.
Android rimane un sistema open ma questa rivelazione potrebbe lasciare l’amaro in bocca a chi tanto ha atteso il rivoluzionario ambiente operativo. Poco importa a Google, però, tanto che l’azienda ha già confermato di voler accelerare i tempi di distribuzione del Googlephone nel Regno Unito. Il paese di Sua Maestà sarà infatti il primo in Europa a toccare con mano l’atteso G1: la data dovrebbe – condizionale d’obbligo – essere prevista per il 30 ottobre. “Siamo lieti di portare il T-Mobile G1 nel Regno Unito in tempo per Natale” gongola Jim Hyde, dirigente della divisione britannica dell’operatore mobile. Per tutti gli altri ci sarà ancora da attendere: per il momento solo congetture sulle possibili politiche di rimozione di BigG e tanta, tanta attesa alimentata dai primi test sul device prestato da T-Mobile a pochi fortunati recensori.
Vincenzo Gentile