Google deve difendersi dalle accuse di Epic Games, ma subirà presto un’indagine collaterale da parte del giudice James Donato. Durante il processo è infatti emerso che l’azienda di Mountain View ha cancellato le conversazioni interne per nascondere possibili prove.
Indagine sulle chat cancellate
Il giudice Donato ha comunicato che indagherà su Google, in quanto ha soppresso intenzionalmente e sistematicamente le prove, affermando che il comportamento dell’azienda rappresenta “un attacco frontale alla giusta amministrazione della giustizia”.
Durante le varie testimonianze al processo Epic Games vs Google (ma anche USA vs Google) è emerso che l’azienda di Mountain View ha eliminato automaticamente le chat tra i dipendenti e tra i dipendenti e il CEO Sundar Pichai. Quest’ultimo ha dichiarato di non aver modificato l’impostazione di eliminazione automatica dopo essere stato informato dell’obbligo legale di conservare le prove.
Pichai ha inoltre sottolineato di aver seguito le indicazioni del team legale, ma il Chief Legal Officer Kent Walker ha confermato in aula che i singoli dipendenti erano liberi di decidere quali comunicazioni potessero essere rilevanti per un caso legale. Il giudice Donato ha dichiarato:
Questa condotta costituisce un attacco frontale alla giusta amministrazione della giustizia. Ciò compromette il giusto processo. Mette in discussione la giusta risoluzione delle controversie legali. È antitetico al nostro sistema.
Il giudice non ha tuttavia imposto alla giuria di tenere conto della distruzione della prove, ma la giuria deciderà se considerare o meno la condotta di Google.
Walker ha confermato che ora l’eliminazione automatica delle conversazioni è stata disattivata. Il processo riprenderà l’11 dicembre con gli argomenti di chiusura e le istruzioni per la giuria.