Le Google Car hanno superato la soglia dei 2 milioni di miglia (3,22 milioni di chilometri), un traguardo importante che avvicina sempre di più l’azienda, e di riflesso noi utenti, all’ineluttabile realtà della guida autonoma; destinata a diventare, tra pochi anni, la prassi per gli spostamenti interni alle città dell’intero globo. Mountain View ha compiuto enormi progressi negli ultimi anni, con notevoli miglioramenti del sistema di guida e corredando il software di un sempre maggior numero di sistemi per migliorare la sicurezza interna ed esterna alle auto, ad esempio insegnando ai suoi veicoli come usare in maniera diversa il clacson a seconda della situazione di potenziale pericolo o con una funzione che mette in allerta le driverless car in presenza di veicoli delle forze dell’ordine.
Per Google, però, non sono tutte rose e fiori . Nell’ultimo rapporto mensile sulle auto a guida autonoma Mountain View ha riportato il coinvolgimento di uno dei suoi veicoli in un sinistro tanto grave da rendere necessario l’intervento dei soccorsi sanitari per l’operatore alla guida. Nel rapporto emerge chiaramente come la responsabilità dell’incidente sia da attribuire al comportamento spericolato del conducente dell’altro veicolo coinvolto .
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– Ron van Zuylen (@grommet) 25 settembre 2016
Il rapporto consolida la maggior parte dei fatti già noti, partendo dalla non responsabilità del veicolo Google che, al momento dell’impatto stava attraversando un incrocio con semaforo verde a 22 miglia l’ora (35 chilometri orari), quando è stato speronato da un furgone commerciale che attraversava col semaforo rosso a una velocità di circa 30 miglia all’ora (48 Km/h). Il rapporto chiarisce inoltre come la Google Car abbia individuato l’attraversamento anomalo del furgone azionando i freni allo scopo di fermarsi. Anche l’operatore alla guida della driverless car aveva notato il furgone agendo prontamente sui freni. Nessuno degli interventi (automatici e umani) è però riuscito a evitare il tamponamento, che ha procurato danni ingenti all’auto di Google come si vede nella foto pubblicata su Twitter da Ron van Zuylen.
Mountain View ha apportato enormi modifiche al software per “compensare” errori dovuti a strani comportamenti da parte dei conducenti dei veicoli circostanti, ad esempio elevando la velocità dell’auto a guida autonoma appena al di sopra del limite consentito: pratica attuata del resto dalla maggior parte degli automobilisti in carne e ossa.
Anche se l’auto a guida autonoma di Google non ha avuto alcuna responsabilità in questa particolare collisione, c’è da dire che Mountain View non è ancora in grado di garantire che le sue driverless car non causeranno problemi lungo le strade, come è avvenuto a inizio anno quanto una Google Car si è scontrata con un autobus, incidente però meno grave di quello menzionato nel rapporto. A legare le due collisioni, ad ogni modo, c’è una strana coincidenza: entrambe sono avvenute sulla “El Camino Real”, famosa strada della California.
Thomas Zaffino