Una delle auto di Google senza pilota, pur essendo programmata per rispettare il codice della strada, è stata colta in violazione dalle autorità che pattugliano le strade di Mountain View: la sua colpa è non aver mantenuto la velocità minima richiesta sulla strada che stava percorrendo .
Sulla corsia di El Camino Real su cui la driverless car stava viaggiando a 24 miglia orarie il limite di velocità è di 35 miglia all’ora: un agente l’ ha ritenuta un pericolo per le altre vetture e l’ha fatta accostare , trovandosi di fronte ad un passeggero (il googler incaricato del monitoraggio) senza alcun pilota.
Come spiega Google attraverso la pagina G Plus dedicata al progetto delle auto senza pilota, il limite di velocità di 25 miglia all’ora è imposto a livello di software perché si tratta di veicoli ancora in fase di sperimentazione: un modo, insomma, per assicurare gli umani contro eventuali pericolosi legati a problemi che possono insorgere nelle manovre ad alte velocità.
Tuttavia anche la lentezza può essere un problema: come ha spiegato per esempio uno studio condotto dall’Università dei Trasporti del Michigan sulle esperienze delle auto senza pilota che hanno per ora i permessi di circolare, le driverless car, per quanto sicure nel loro tragitto e rispettose del codice stradale, finiscono per rappresentare qualcosa di molto simile a dei bersagli mobili per gli autisti umani. Non a caso nel 73 per cento dei loro incidenti, le auto automatiche sono state colpite (tamponate o con un impatto sul fianco) da ferme o mentre procedevano a meno di 5 miglia all’ora.
Insomma, la multa sfiorata per eccesso di lentezza è solo l’ultimo sprone per Google ad accelerare sulla ricerca del settore e trovare un modo per far comportare le auto senza pilota in maniera più simile agli autisti umani, rendendosi quindi più prevedibili e meno pericolose.
Claudio Tamburrino