Accuse velate hanno riecheggiato tra la platea dello Yerba Buena di San Francisco. Un più che sorridente Steve Jobs ha da poco iniziato il suo discorso sui grandi numeri di Apple. 230mila nuove attivazioni al giorno di dispositivi basati su iOS . Un ritmo vertiginoso, che non conterebbe affatto alcun aggiornamento del sistema operativo made in Cupertino . E questo Steve Jobs l’ha sottolineato con un asterisco alla fine della relativa slide di presentazione. E perchè?
“Alcuni dei nostri amici contano gli aggiornamenti nei numeri presentati”, ha spiegato il CEO della Mela. Amici come Google, con Apple evidentemente toccata nel vivo dopo le dichiarazioni di Eric Schmidt circa gli altrettanto impressionanti ritmi d’attivazione di Android. E la risposta di BigG non si è fatta attendere.
“I numeri circa le attivazioni di Android non includono gli aggiornamenti – si può leggere in un comunicato ufficiale dell’azienda di Mountain View – e comunque rappresentano soltanto una porzione dei dispositivi Android sul mercato, dal momento che noi includiamo soltanto dispositivi che incorporano i servizi di Google”.
Dunque, mentre Jobs ha parlato di una sorta di dominio incontrastato della sua azienda per quanto concerne i ritmi quotidiani d’attivazione, Google ha rigettato le sue insinuazioni velate sull’eventuale inclusione degli aggiornamenti. Non è dato però sapere quali siano i dispositivi Android che non incorporino i servizi di Google. Di certo, il clima in Silicon Valley è torrido, nonostante le “fredde estati di San Francisco” di Mark Twain.
Mauro Vecchio