San Francisco (USA) – Qualcuno l’ha chiamata fase 2: è la scelta appena annunciata da Google di consentire agli inserzionisti che intendono fare pubblicità su alcuni specifici siti dei partner di Google di rivolgersi direttamente a loro per farlo, cioè di non passare più attraverso la stessa Google, potendo comunque contare sulla piattaforma Google AdSense per la gestione di tutti i diversi aspetti delle campagne pubblicitarie.
Il colosso di Mountain View ha infatti spiegato che il suo nuovo progetto Onsite Advertiser Sign-up è pensato per consentire ai siti web che già ospitano sulle proprie pagine gli spot di Google, di cui sono partner, di accettare direttamente pubblicità richieste su quelle pagine dai propri visitatori .
La scelta di Google ha due aspetti che stanno sollevando attenzione. Il primo, quello più rilevante per il colosso di Mountain View, è di incoraggiare i webmaster a spingere ancora di più sulla pubblicità erogata attraverso la piattaforma di Google, pubblicità che si traduce in vagonate di sesterzi per l’azienda, che vanta commissioni su tutte le campagne effettuate . Il secondo obiettivo di Google è espandere ulteriormente il proprio territorio di caccia , mettendo lo zampino in business pubblicitari nati dalle intese tra visitatori di un sito web e webmaster, accordi da cui era un tempo esclusa. E lo fa dando l’impressione esattamente contraria: quella di offrire più libertà d’azione ai webmaster suoi partner.
Altro vantaggio immediato, per gli inserzionisti, è poter decidere ancora più facilmente dove e con quali modalità far apparire le proprie pubblicità online, con pochi clic e con la tipica interfaccia di AdSense-AdWords.
“In cambio”, evidentemente, Google offre ai webmaster una piattaforma collaudata , capace di far dosare l’investimento all’inserzionista, di concentrare il ritorno sui soli click effettuati sui link proposti e via dicendo.
Difficile dire ora quanto la nuova estensione di AdSense saprà imporsi tra i siti affiliati: quel che è certo è che sul piano della pubblicità online Google fin qui non ne ha sbagliata una . Oggi il 99 per cento del proprio fatturato arriva da quei sistemi, come AdWords , che hanno garantito all’azienda l’inarrivabile crescita di questi anni.