L’ultima mossa ecologica di Google è l’ annuncio di un forte interesse nel campo delle tecnologie solari, e della costruzione di eliostati, specchi solari creati puntando alla riduzione dei costi di produzione delle infrastrutture.
Il nuovo investimento di Google è stato reso noto da Bill Weihl, soprannominato lo “zar verde” di BigG, in occasione dell’annuale Global Climate and Alternative Energy Summit organizzato da Reuters a San Francisco.
Weihl ha fatto sapere che, in mancanza di iniziative adeguate da parte di privati, Google ha deciso di fare da sé. L’idea è quella di investire in specchi solari, capaci di ridurre i costi di produzione di un impianto del 25 per cento. Una mossa ecologica, dunque, ma che risponde anche ai bisogni di contenimento dei costi.
Il progetto dovrebbe essere completato nei prossimi mesi e Weihl ha aggiunto che, per accelerare i tempi, BigG avrebbe intenzione di concludere i test già in atto il prima possibile.
Oltre che agli eliostati, Google starebbe anche lavorando alla produzione di turbine a gas che sfruttino l’energia solare, così da ottenere un ulteriore risparmio.
L’annuncio di Weihl, in realtà, si configura come una riprova del “pollice verde” di Google: BigG aveva già investito 20 milioni di dollari nelle aziende eSolar e BrightSource Energy , entrambe specializzate in energie rinnovabili.
Google, dunque, si porta avanti col lavoro in un momento in cui gli investimenti mondiali nel settore dell’energia pulita sono moltissimi. Basti ricordare che il governo cinese per combattere la crisi ha annunciato che entro il 2010 trarrà da fonti rinnovabili il 10 per cento dell’energia prodotta. La maggior parte dell’energia sarebbe generata dal progetto Three Gorges Dam , la colossale diga costruita sul Fiume Azzurro.
Federica Ricca