E se Google Reader tornasse in auge, direttamente integrato in Google Chrome? L’idea è sul tavolo. Il progetto, per ora galleggiante nelle prime fasi di progettualità della trafila Chromium (livello “Canary”), è di un pulsante “Follow” che consenta di seguire una certa fonte per poterne recepire gli aggiornamenti quando disponibili. Il tutto si baserebbe sull’RSS, usando il feed per nutrire questo tipo di contenuti utili più che altro a creare un legame con i propri “follower”.
L’utilità dei feed reader è stata sottovalutata? Le conseguenze del loro declassamento possono essere state deleterie per il sistema, fino a riconoscerne una bontà di fondo che possa consigliare di recuperarne almeno le funzioni essenziali?
Il ritorno di Google Reader
Per ora si tratta dichiaratamente di un progetto sperimentale che prenderà il via negli USA su alcuni utenti Android: “il nostro obiettivo è di consentire alle persone di seguire i siti a cui tengono di più, dal grande editore al piccolo blog, premendo il pulsante Follow su Chrome. Quando il sito pubblica contenuti, l’utente può vedere gli aggiornamenti dalla nuova sezione Following“.
Sebbene ad oggi non si sappia molto di più, la sensazione è che questo meccanismo possa avere anche molto a che vedere con la gestione delle notifiche inviate dai siti. Chrome potrebbe offrire una alternativa agli editori per consentire la gestione di un contatto diretto (sempre e comunque passando per il browser), ma il tutto potrebbe autorizzare al tempo stesso maggiori restrizioni nei confronti delle notifiche (che oggi sfuggono al controllo). Google andrebbe nuovamente a veicolare il legame tra utente e contenuti, avocando a sé questa gestione attraverso una concessione: un ritorno ai feed, strumento centrale di gestione delle informazioni solo fino a pochi anni fa.
La conseguenza sarebbe quella di un ritorno di Google Reader, pur non nella sua forma originale, ma integrato in Google Chrome. Se i primi tester dovessero gradire, molto probabilmente l’esperimento potrà proseguire con una nuova rimodulazione del modo in cui gli utenti si legano ai siti web nel lungo periodo.