Google ha annunciato che Privacy Sandbox per web ha raggiunto la disponibilità generale in Chrome. Ciò significa che le API sono incluse nell’ultima versione del browser, quindi non occorre più attivarle tramite flag. Gli utenti possono controllare il “tracciamento” nelle impostazioni sulla privacy.
Inserzioni basate sugli interessi
Privacy Sandbox è l’iniziativa avviata da Google nel 2019 per trovare un’alternativa ai cookie di terze parti. L’azienda di Mountain View ha testato diverse soluzioni che dovrebbero garantire la privacy degli utenti e, allo stesso tempo, i profitti degli inserzionisti. Gli sviluppatori dei siti web possono utilizzare sei API relative a pertinenza e misurazione: Topics, Protected Audience, Attribution Reporting, Private Aggregation, Shared Storage e Fenced Frames.
Le prime tre corrispondono ad altrettante opzioni aggiunte nella sezione Privacy e sicurezza delle impostazioni di Chrome. Gli utenti vedranno all’avvio del browser un pop-up simile a questo:
Se viene attivata la “privacy degli annunci”, Chrome rileva gli argomenti di interesse in base ai siti visitati (cronologia di navigazione). Quando l’utente visita un sito che tratta lo stesso argomento, il browser comunicherà al sito gli argomenti preferiti e visualizzerà inserzioni personalizzate.
L’utente può disattivare il tracciamento nella pagina Privacy e sicurezza > Privacy degli annunci > Argomenti degli annunci
oppure bloccare i singoli argomenti di interesse. Nella pagina Privacy e sicurezza > Privacy degli annunci > Annunci suggeriti dal sito
è possibile invece bloccare i singoli siti che suggeriscono gli annunci. È possibile infine disattivare la misurazione degli annunci, ovvero l’invio dei dati relativi al rendimento degli annunci.
Nel primo trimestre 2024 verrà eliminato il supporto per i cookie di terze parti per l’1% degli utenti. L’eliminazione completa avverrà nel terzo trimestre 2024.