Google Cloud e SpaceX hanno siglato una partnership finalizzata a creare sinergie tra i due servizi, dove per sinergia si intende la miglior abilitazione dei servizi dell’uno e dell’altro, ma anche la creazione di un valore ulteriore di cui poter disporre sui rispettivi mercati. Servizi e spazio cloud da una parte, connettività di Starlink in grado di raggiungere qualsiasi angolo della Terra dall’altra: un nuovo modo di immaginare la distribuzione dei dati e l’erogazione di servizi cloud, insomma, mettendo assieme le complementarità esistenti tra le parti.
Google Cloud sposa i satelliti Starlink
Il primo passo consta nell’installazione delle infrastrutture di terra Starlink presso i datacenter Google Cloud. Questo è l’elemento chiave dell’intero processo, poiché consentirà l’estensione della rete Starlink (e dei relativi ponti tra Terra e satelliti in orbita) ed al tempo stesso una connessione diretta con i dati a cui le aziende possano voler accedere da remoto. Ciò renderà i servizi Google Cloud più pervasivi, in grado di arrivare in modo dedicato anche laddove oggi poteva essere più complesso.
Un accesso rapido e sicuro, a bassa latenza, senza limiti geografici e con massima disponibilità su tutto il territorio: sarà chiaro a breve quale tipo di servizi Google Cloud vorrà andare a costruire sopra queste basi, ma è chiaro come la partnership con Starlink intenda ampliare la portata di quelli che sono gli attuali limiti del cloud su connettività terrestre.
La connettività tramite Starlink offrirà alle aziende la possibilità di portare dati e applicazioni alle proprie squadre in tutto il mondo, rapidamente ed in modo sicuro
I nuovi servizi di Google Cloud e Starlink (presumibilmente in ottica di Cloud to Edge) saranno disponibili alle aziende già entro la seconda metà del 2021.