Roma – C’è Napster nel futuro di Google ? L’ipotesi sta facendo rapidamente il giro del mondo dopo che il New York Post ha pubblicato alcune indiscrezioni che aumentano la temperatura, già altissima, nel settore della musica online.
Con un micro-articolo definito “esclusiva”, il Post afferma che “Google sta considerando un’alleanza a tutto campo con Napster, che potrebbe includere anche un’acquisizione, come parte delle proprie strategie per il settore della musica digitale”.
Una scelta del genere, naturalmente, per Napster significherebbe uscire dal guado in cui si trova, in una situazione cioè dove i profitti tardano ad arrivare, per rilanciare su larga scala il concetto di fruizione su abbonamento : a differenza dello store musicale di Apple iTunes , che propone singoli brani ed album a prezzi definiti, Napster offre ai suoi clienti abbonamenti forfetari per la fruizione di una certa quantità di musica.
Va detto che sono molti gli analisti secondo cui, su lungo periodo, e con la diffusione della banda larga, saranno proprio gli abbonamenti ad imporsi sul mercato: l’idea coccolata da molti grandi del settore, compresa Microsoft , è che in un mondo connesso a banda larga la fruizione dei contenuti avverrà in qualsiasi momento e non richiederà il “possesso” in locale dei contenuti stessi, che potranno essere “affittati” da servizi dedicati, siano essi cinema, musica o altri materiali digitali.
Dopo il lancio del Google Video Store , d’altra parte, in molti si attendono una mossa decisiva da parte di BigG sul fronte della musica, settore nel quale Apple continua a dominare senza tentennamenti. Si vedrà.