Google ha annunciato un’importante novità per gli sviluppatori coreani. Nelle prossime settimane verranno fornite tutte le informazioni necessarie per aggiungere alle app un sistema di pagamento alternativo, come richiesto dalla nuova legge approvata dal Parlamento della Corea del Sud. La modifica non è valida in altri paesi, ma per la prima volta l’azienda di Mountain View ha dovuto cedere alle pressioni della politica.
Pagamenti di terze parti su Android
Uno degli obblighi imposti agli sviluppatori che vogliono distribuire le app tramite Play Store è l’uso del sistema di pagamento di Google. Recentemente la commissione da versare è stata ridotta dal 30% al 15% per gli abbonamenti in-app. In Corea sarà ora possibile aggiungere un metodo di pagamento alternativo (non un semplice link come su iOS).
La schermata per la scelta del sistema di pagamento (interno o esterno) verrà mostrata al momento del checkout:
Google sottolinea però che i metodi di pagamento alternativi non offrono la stessa sicurezza e le stesse funzionalità di quello nativo. Non saranno disponibili l’approvazione degli acquisti (controllo parentale), il supporto per il gruppo Famiglia e la gestione degli abbonamenti (modifica, sospensione e cancellazione). Inoltre gli utenti coreani non potranno usare le gift card e i Play Points.
Nonostante la probabile riduzione dei profitti, Google ha deciso di ridurre ulteriormente la commissione per gli acquisti in-app, considerati i costi supportati dagli sviluppatori per implementare un sistema di pagamento alternativo. Quando l’utente sceglie il loro metodo di pagamento, la commissione diminuirà dal 15% all’11%. Per le app coperte dal Media Experience Program, la percentuale scenderà dal 10% al 6%.