Proprio quando Office 2010 sta per aprire i battenti, Google interviene dicendo alle aziende che ci sarebbe un modo più conveniente per avere un suite di produttività: non aggiornare Office, ma affidarsi alla versione che si ha integrandola con Google Docs e gli strumenti cloud messi a disposizione da Mountain View.
“Molto persone ritengono che Google Docs funzioni molto bene con Office, migliorandolo anche” ha detto in un intervista il Googler Dave Girouard. Oltretutto, in una prospettiva di cloud computing la suite apparirebbe uno strumento non all’altezza, anche se Microsoft per la nuova versione ha predisposto una serie di applicazioni web-based aggiuntive.
Il punto è che i prodotti Microsoft hanno ancora bisogno del programma installato sul desktop, mentre i servizi Google ne fanno a meno: cosa che, spiega Girouard, permette di avere applicazioni sempre aggiornate, di abbassare gli eventuali costi e tempi di gestione, di essere multi-piattaforma e di alleggerire il desktop.
Peraltro Girouard aggiunge che Google Docs fa parte di una strategia più ampia, sarebbe insomma solo una delle componenti di un pacchetto di Google dedicato alla produttività che sta per crescere radicalmente. Con un modello di sviluppo basato sull’idea che la collaborazione sul luogo di lavoro abbia molti elementi in comune con i social network .
Claudio Tamburrino