Google: copyright e richieste di rimozione, un nuovo record

Google: copyright e richieste di rimozione, i numeri

Cresce senza soluzione di continuità il numero dei domini colpiti dalle richieste di deindicizzazione inoltrate a Google dai detentori del copytight.
Google: copyright e richieste di rimozione, i numeri
Cresce senza soluzione di continuità il numero dei domini colpiti dalle richieste di deindicizzazione inoltrate a Google dai detentori del copytight.

Nuovo traguardo tagliato da Google, questa vola inerente le richieste di rimozione di URL dalle SERP che il motore di ricerca riceve di continuo da chi detiene il diritto d’autore di contenuti diffusi in Rete in modo non autorizzato: superata quota tre milioni di domini. A renderlo noto il Rapporto sulla Trasparenza (link a fondo articolo) compilato e aggiornato da bigG.

Diritto d’autore e richieste di rimozione da Google, nuovo record

Sono fino ad oggi 4,7 miliardi i link scomparsi dalle pagine dei risultati in seguito a domande inoltrate da oltre 223.000 detentori del copyright. Sempre dal report del gruppo di Mountain View si apprende quali siano i domini più colpiti dalla misura: 4shared.com, mp3toys.xyz, rapidgator.net, chomikuj.pl, uploaded.net e unblocksites.co.

Google, Rapporto sulla Trasparenza: le richieste di rimozione per motivi di copyright

Curiosamente a finire nel mirino di chi inoltra le richieste ci sono anche portali dalla natura del tutto legittima, in particolare IMDb e Discogs che ospitano informazioni rispettivamente sulle produzioni cinematografiche e su quelle musicali.

Ancora più bizzarro il fatto che talvolta le case di produzione prendano di mira i loro stessi siti: il caso più eclatante è forse quello del 2013 che ha visto HBO inoltrare una richiesta di takedown proprio per HBO.com. Istanze simili sono state presentate da terzi anche nei confronti dei portali ufficiali di Disney, Netflix, Warner Bros e altri protagonisti del mondo dell’intrattenimento e dello streaming. Hanno poi dovuto fare i conti con questa dinamica redazioni come BBC, Daily Mail, New York Times, Guardian e CNN.

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Pubblicato il
28 set 2020
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