Alzi la mano chi si ricorda di Google+, il social network di “big G” che non è stato mai effettivamente in grado di arrivare a compete con colossi come Facebook e Twitter, e alzi la mano pure chi ha memoria di quando, ormai consapevole della cosa, l’azienda di Mountain View ha deciso di mettere fine al servizio, pensionando ad aprile 2019 la versione consumer e rimpiazzandolo sul fronte business con Currents. Bene, a distanza di qualche tempo sia dall’una che dall’altra mossa adesso è pronto a salutarci anche l’erede di G+.
Bye bye Google Currents, lunga vita a Spaces
Nelle ultime ore, infatti, Google ha fatto sapere che provvederà a chiudere pure Currents, andando a sostituirlo con Spaces (originariamente Rooms), data la somiglianza dei due prodotti, nella nuova versione di Gmail con chat integrata che è stata recentemente introdotta.
Il trasferimento di Google Currents a Spaces richiederà a quest’ultimo di acquisire alcune nuove funzionalità orientate alla community, tra cui il supporto per gruppi più grandi, la comunicazione della leadership, la ricerca avanzata con rilevabilità e strumenti di moderazione dei contenuti. Saranno altresì implementate feature della piattaforma per lo sviluppo di app e sicurezza e conformità di livello aziendale, inclusa la protezione dei dati, la prevenzione della perdita di dati (DLP) e il supporto di Vault.
L’addio definitivo avverrà nel 2023, ma già dal primo trimestre del 2022 alcune funzioni di Currents non saranno più disponibili. Ad ogni modo, Google fornirà un calendario per gli utenti esistenti (e gli amministratori) di Currents per la migrazione dei prossimi mesi. Entro breve, comunque, le seguenti feature non saranno più disponibili: posta analitica, pagina dei tag popolari, tag attivi incorporati nello stream Tutti i post, approfondimenti sulla comunità, influenza del profilo, notifiche mobili e conta follower.