Google ha iniziato a diffondere i numeri del Video Quality Report (VQR), nuovo servizio di valutazione delle connessioni Internet domestiche che classifica gli ISP in base alla loro capacità di reggere il traffico video generato da YouTube. Un modo per rispondere alle polemiche sulla robustezza del sito di video sharing, spostando tutta l’attenzione sui provider.
Il servizio Rapporto Qualità Video entra in funzione in un periodo particolarmente caldo per le discussioni su net neutrality, peering e banda larga sempre più stretta negli USA e non solo, e stando a quanto sostiene Google il rapporto può giovarsi del fatto che la corporation ha a disposizione una rete di server globale per avviare gli streaming audio-visivi quanto più e vicino possibile alla posizione geografica dell’utente.
I netizen che si lamentano di buffering eccessivo, grafica pixellosa e video costantemente in pausa potranno usare il servizio VQR per verificare se la scarsa qualità della loro esperienza YouTube dipenda dall’infrastruttura e dalle policy di banda adottate dai provider o meno, suggerisce Google .
VQR è attualmente disponibile nel Nordamerica ma dovrebbe presto arrivare in altri paesi, anche se i primi risultati e i ranking impostati da Google (“YouTube HD Verified” con flussi da almeno 2,5 Mbps nel 90 per cento delle trasmissioni, “Lower Definition performance” per il buffering eccessivo anche a 360p eccetera) non sembrano essere particolarmente precisi.
Alfonso Maruccia