Con un annuncio che ha spiazzato osservatori ed analisti di mercato, Google cambia forma e diventa solo una lettera di Alphabet , nuova società cappello che racchiuderà al suo interno tutti gli altri servizi che negli anni si sono uniti al motore di ricerca.
Nel comunicato “G come Goole”, Page spiega che la sua azienda “sta operando bene ad oggi, ma pensiamo di poter fare meglio ed è per questo che stiamo creando una nuova azienda, chiamata Alphabet”. D’altronde, come spiega sempre Page, già nella lettera con cui fondava la sua creatura diceva che “Google non è un’azienda convenzionale. E ora non intende diventarla”. Secondo alcune indiscrezioni si tratterebbe di una mossa che Mountain View sta meditando da ormai 4 anni.
D’altra parte il tempo sembra maturo, ora che al motore di ricerca, core business di BigG, si sono aggiunti una serie di servizi, da Google Maps ad Android passando per YouTube, Nest, Fiber, Ventures e Capital, con più di un miliardo di utenti. C’è bisogno di una nuova veste, che permetterà a Page di continuare sempre di più ad impegnarsi ed a lavorare sul futuro della sua creatura e sui progetti più ambiziosi.
Alphabet, nel concreto, sarà una raccolta di aziende, dai laboratori di ricerca X Lab a Calico, passando per Google, che sarà resa più snella, con le altre attività più lontane dal suo core business ora pronte ad ottenere una loro indipendenza. Proprio questo sembra l’obiettivo fondamentale della nuova struttura: permettere alle singole realtà al suo interno di concentrarsi al meglio, ognuna con il proprio CEO ed il proprio piano finanziario presentato separatamente.
Sergey Brin e Larry Page potranno intanto voltare pagina e concentrarsi sulle opportunità future: quest’ultimo lo farà da CEO della nuova società, il primo da Presidente. Ad affiancarli come consigliere (sia di Alphabet che di Google) sembra che ci sarà Omid Kordestani, Chief Business Officer che ha accompagnato i due fin dal 1999 ed è ora pronto ad uscire dall’organigramma.
La gestione ordinaria di BigG sarà affidata all’attuale vice Sundar Pichai, che assumerà il ruolo di CEO di Google e intorno a cui sembravano addensarsi le voci di un suo possibile passaggio a Twitter, ancora alla ricerca di una nuova guida.
Per quanto riguarda l’aspetto finanziario non dovrebbe invece cambiare molto: Alphabet sostituirà Google come entità sul mercato azionario pubblico ed ogni azione di Google sarà automaticamente convertita nello stesso numero di azioni di Alphabet , con tutti gli stessi diritti. Al Nasdaq, peraltro, il titolo sarà venduto ancora sotto la sigla GOOGL e GOOG. La novità è stata ben accolta e dopo l’annuncio della nuova forma ha visto crescere il suo valore di 6 punti percentuali.
Non cambiano neanche modi ed ironia che hanno contrassegnato BigG fin dalle sue origini: l’home page di Alphabet sarà in maniera terribilmente appropriata ospitata dal nome a dominio abc.xyz (anche perché alphabet.com è registrato da BMW), e già nel comunicato è nascosto un easter egg che porta a un finto sito Internet che cita la serie tv della HBO Silicon Valley.
Claudio Tamburrino