La spinosa questione dei brevetti su H.264 si fa ancora più complicata con l’entrata in gioco di Max Sound, società che nell’interesse di VSL Communications ha denunciato Google per la violazione di un titolo registrato da quest’ultima e che investe il noto codec per la gestione dei contenuti video compressi.
Il brevetto di VSL descrive una tecnologia per un sistema di trasmissione dati “ottimizzato” in grado di “ridurre drasticamente” la quantità di dati necessari al trasferimento di contenuti multimediali e file.
La denuncia di Max Sound denuncia violazioni per gadget mobile Android e per YouTube, e per corroborare tale ipotesi parla di incontri al vertice tra VSL e Google per l’eventuale adozione delle tecnologie protette da brevetto. Google si sarebbe poi ritirata dai colloqui riservati, restituendo la documentazione spedita da VSL con tanto di note autografe dei dirigenti di Mountain View.
Tali note confermerebbero la volontà della Grande G di violare la tecnologia brevettata di VSL, spiega la denuncia di Max Sound, e ora l’obiettivo è quello di costringere Google a pagare per la presunta condotta illegale.
La causa si unisce alle altre già intentate e Max Sound ha già ottenuto, presso le corti berlinesi, un’ingiunzione preliminare per sospendere la vendita dei dispositivi Android commercializzati da Shenzhen KTC Technology e Pact Informatique.
Alfonso Maruccia