New York (USA) – Una riduzione della visibilità sulle pagine del motore di ricerca Google ha spinto la società americana Search King a chiedere a Google 75mila dollari di danni.
L’azienda di Oklahoma City, il cui business consiste nell’offrire ai propri clienti sistemi promozionali che consentono ai loro siti di divenire più visibili tra i risultati di ricerca di Google, sostiene che quest’ultimo ha agito arbitrariamente per danneggiare Search King in quanto concorrente.
Stando alla ricostruzione di Search King, il suo lancio lo scorso agosto di un servizio pensato per aumentare la visibilità dei propri clienti sul motore avrebbe indotto Google a “dequalificare” la stessa Search King, riducendone la visibilità.
Secondo la denuncia, dunque, la riduzione del “ranking” ha “danneggiato la reputazione dell’azienda e ne ha diminuito il valore”.
Per ora Google si è limitata a spiegare da un lato che non intende commentare un caso pendente in tribunale e dall’altro ha sottolineato come “noi regolarmente valutiamo e modifichiamo i nostri algoritmi per migliorare la qualità del servizio di ricerca. In alcuni casi questi cambiamenti possono modificare i ranking dei siti, ma se accade è perché ci si attende che la qualità complessiva del nostro servizio aumenti”.