Lo scontro legale tra le due aziende, iniziato nel 2020, sembra senza fine. Il giudice William Alsup del tribunale della California ha condannato Google al pagamento di 32,5 milioni di dollari per la violazione di un brevetto di Sonos. Questa è solo l’esito più recente dello scambio di accuse reciproche, in quanto l’azienda di Mountain View potrebbe presentare appello.
Anche il giudice ha perso la pazienza
Ricostruire l’intera vicenda è quasi impossibile, visto il numero di denunce e contro-denunce presentate dalle due aziende. Tutto nasce a gennaio 2020, quando Sonos ha accusato Google di aver violato cinque brevetti relativi alla tecnologia audio multiroom utilizzata nel dongle Chromecast Audio e nello smart speaker Google Home.
A fine settembre 2020, Sonos ha presentato una seconda denuncia per la violazione di altri cinque brevetti. L’azienda di Santa Barbara aveva ottenuto una prima vittoria all’inizio di gennaio 2022, quanto la International Trade Commission (ITC) ha confermato la violazione dei primi cinque brevetti, bloccando l’importazione di alcuni prodotti Google (in realtà ciò non è avvenuto perché sono state disattivate le funzionalità basate sulle tecnologie brevettate).
Sonos aveva chiesto un risarcimento di 90 milioni di euro. Il giudice ha invece condannato Google al pagamento di 32,5 milioni di dollari per la violazione di un solo brevetto. La somma è stata calcolata considerando una royalty di 2,30 dollari per 14.133.558 dispositivi venduti.
Secondo Sonos, Google ha violato oltre 200 brevetti. Probabilmente l’azienda di Mountain View presenterà appello nei prossimi giorni. Il giudice Alsup ha dichiarato che si tratta di uno dei peggiori contenziosi sui brevetti. Tra l’altro, visto l’uso di un gergo troppo tecnico, il giudice ha dovuto controllare se i giurati si fossero addormentati.