Mountain View – Google ha programmato per il prossimo 31 maggio il Google Developer Day 2007 , un evento internazionale per festeggiare/pubblicizzare le sue Data API e tool di sviluppo . Per l’occasione sono state scelte dieci location diverse : Mountain View, San Paolo, Madrid, Londra, Parigi, Amburgo, Mosca, Pechino, Tokyo e Sydney. Tutte saranno collegate da servizi Webcast e aggiornate con video su YouTube.
Developer Day includerà workshop, momenti di incontro con i dirigenti Google, dibattiti e confronti sugli nuovi tool. Ad esempio, presso il quartier generale dell’azienda, il Googleplex , fra gli speaker non mancheranno Bret Taylor, product manager, Bruce Johnson e Joel Webber, co-sviluppatori del Google Web Toolkit. Si parlerà di tutto, insomma: “Developing with Geo: Google Maps, Google Earth, and SketchUp”; “Tools for Better Web Development: The Google Web Toolkit, Open Source, and other Developer Initiatives”; “Mashups and More: Ajax, Google Gadgets, and the Google Data APIs”; etc…
L’obiettivo dichiarato è quello di incoraggiare gli sviluppatori indipendenti all’utilizzo di questi strumenti, in modo da creare servizi nuovi e dar vita a cosiddetti mash-up – siti o applicazioni che combinano contenuti provenienti da più sorgenti. Un esempio citato è Twitter vision che mostra la locazione geografica di ogni post Twitter in tempo reale.
“Gli sviluppatori stanno utilizzando le API di Google e i tool per creare applicazioni web innovative che non abbiamo mai immaginato, e il Google Developer Day è certamente un’opportunità per loro per conoscersi, imparare le ultime tecniche e poter ricevere risposte dai team stessi di sviluppo di Google”, ha dichiarato Marissa Mayer, vice presidente del Search Products e User Experience dello colosso statunitense, nel comunicato ufficiale. “È anche un’opportunità per avere un feedback dalla community e per rendere sempre migliori le nostre proposte per gli indipendenti”.
Il Google Developer Day partirà a Sydney il 31 maggio alle 9.00 di mattina (ora locale) e si concluderà 27 ore dopo, al Googleplex.
Dario d’Elia