Google ha annunciato che farà esordire nel primo quarto del 2017 due nuovi smartwatch di punta e con essi Android Wear 2.0 .
A riferirlo è Jeff Chang, product manager di Android Wear, nel corso di un’ intervista che sembra avere anche lo scopo di allontanare le nubi mediatiche che si stavano addensando sulle iniziative wearable di Mountain View: da un lato i ritardi nella diffusione degli aggiornamenti del sistema operativo Android Wear, dall’altro l’abbandono della piattaforma da parte di alcuni produttori hardware, sembravano brutti presagi per il suo futuro.
In questo modo, dunque, Google annuncia che non rinuncia ad un mercato che continua a promettere, anche se non riesce ancora a garantire i ritorni sperati continuando a rimanere dunque solo una potenzialità (più o meno concreta come dimostra il caso del mercato cinese dove inizia a dare i suoi frutti).
Oltre all’annuncio sulla tempistica, nell’intervista Chang non ha specificato con quale produttore sta collaborando e quando precisamente faranno il loro esordio i dispositivi designati per rappresentare l’inizio della nuova fase di Mountain View nel mercato delle tecnologie wearable.
Secondo un portavoce di Google , i dispositivi non avranno ancora il brand di Google, né tantomeno quello dei suoi nuovi smartphone Pixel, ma il marchio della società partner produttrice hardware che già collabora con Google nella produzione di dispositivi con Android Wear. Pertanto la scelta è ristretta a LG, Huawei, Samsung, Motorola, Fossil, ASUS, Casio, Sony, Nixon, Michael Kors e Tag Heuer, con le prime due come candidati maggiori visto lo stretto legame con Mountain View avuto anche nello sviluppo di dispositivi Android.
La versione 2.0 del sistema operativo per le tecnologie wearable sarà presentata agli sviluppatori già a gennaio, presumibilmente con il supporto ad Android Pay e Google Assistant, due delle principali funzioni oggetto delle richieste/suggerimenti degli utenti della prima generazione di Android Wear.
Claudio Tamburrino