Proprio nei giorni in cui Google celebra in via ufficiale i suoi primi 20 anni, vengono annunciate alcune nuove feature che vanno ad evolvere quello che da sempre è il core business della sua attività: il motore di ricerca e la scoperta dei contenuti online. La più importante riguarda Discover, nuova incarnazione del Feed lanciato lo scorso anno e utilizzato ogni mese da oltre 800 milioni di utenti.
Discover
L’obiettivo dichiarato del Feed è sempre stato quello di portare alla luce e mettere in evidenza informazioni e contenuti rilevanti, senza che questo compia alcuna azione in moto attivo. Il debutto di Discover, identificato graficamente sotto forma di asterisco, si accompagna ad alcuni elementi inediti nell’interfaccia come intestazioni che aiutano a capire con un solo sguardo la categoria delle schede. Toccandone una si accede in modo immediato a una pagina di approfondimento, con la possibilità di iscriversi tramite un semplice tap sul pulsante “Follow”. Insomma, bigG ha intenzione di portare sempre più all’attenzione degli utenti ciò che incontra i loro interessi, riducendo al minimo i tempi di attesa e le interazioni necessarie.
Un’altra novità riguarda la tipologia di contenuti inclusi in Discover: a fianco di video e altri elementi visuali fanno la loro comparsa quelli che Google etichetta come evergreen, articoli e filmati che sebbene siano online già da tempo non sono mai stati consultati dall’utente. Un paio di esempi: l’elenco dei migliori posti dove mangiare o da visitare quando si sta pianificando un viaggio o tutorial legati a un hobby che si sta coltivando.
Al fine di consentire una personalizzazione sempre più profonda, ogni contenuto inserito da Google all’interno di Discover è affiancato da un pulsante di controllo che permette di specificare se si desidera vedere più o meno contenuti della stessa categoria.
L’accesso a Discover potrà essere effettuato attraverso l’indirizzo google.com, la homepage del motore di ricerca, su tutti i browser per dispositivi mobile. Entro le prossime settimane la novità sarà disponibile per gli utenti di lingua inglese e spagnola, ma solo negli Stati Uniti, per poi raggiungere progressivamente altri territori attraverso un rollout graduale.