Google Drive, una delle applicazioni più utilizzate della suite Workspace, si conferma ancora una volta al centro dell’attenzione grazie a un nuovo aggiornamento. L’obiettivo? Semplificare la vita degli utenti, rendendo più facile che mai l’organizzazione e la ricerca dei file grazie all’introduzione delle etichette. Tuttavia, mentre Google si concentra sul miglioramento delle funzionalità, l’estetica delle sue applicazioni sembra passare in secondo piano.
La modalità scura: un’assenza che si fa sentire
Nell’era in cui la modalità scura è diventata uno standard per molti siti web e applicazioni, Google sembra arrancare. Nell’ecosistema dell’azienda di Mountain View, solo Maps, Search, Keep e Chat possono vantare questa funzionalità. Una lacuna che si fa sentire, ma che potrebbe presto essere colmata.
Secondo quanto riportato da 9to5Google, la modalità scura sta finalmente facendo il suo debutto su Google Drive. Anche se al momento sembra essere disponibile solo per un numero limitato di utenti, questa novità promette di rivoluzionare l’esperienza d’uso dell’applicazione.
Gli utenti fortunati vedranno apparire un pop-up che li invita ad attivare la modalità scura. Basterà fare clic sulla rotella delle impostazioni, navigare fino a Impostazioni > Generali > Aspetto e selezionare la modalità scura. Attenzione però: questa sezione sarà visibile solo quando il nuovo tema sarà effettivamente disponibile sul proprio account.
La modalità scura arriva su Google Drive, ma non su tutta la suite Workspace
La modalità scura di Google Drive segue gli standard a cui siamo abituati: un elegante colore grigio scuro avvolge l’intera interfaccia, mentre il testo diventa bianco per garantire la massima leggibilità. Un cambiamento che dona all’applicazione un aspetto moderno e accattivante.
Purtroppo, però, solo Google Drive ha diritto a questo trattamento di favore. Aprendo un file, ci si rende subito conto che Google Docs, Sheets e Slides sono ancora esclusi dalla festa. L’introduzione della modalità scura su Google Drive rappresenta un passo importante verso un’esperienza d’uso più piacevole e personalizzata, sperano che questa funzionalità si estenda a tutte le applicazioni della suite Workspace.