Google Drive: ricerca migliorata su iOS

Google Drive: ricerca migliorata su iOS

Google Drive per iOS permette di cercare più facilmente i file tramite i nuovi filtri per tipo, proprietario e data di ultima modifica.
Google Drive: ricerca migliorata su iOS
Google Drive per iOS permette di cercare più facilmente i file tramite i nuovi filtri per tipo, proprietario e data di ultima modifica.

Google ha annunciato un’importante novità per gli utenti iOS che usano il popolare servizio di cloud storage. L’app Drive offre un’esperienza di ricerca potenziata, grazie all’aggiunta di filtri. La funzionalità è disponibile sia per gli abbonati a Workspace che per gli account personali. L’azienda di Mountain View ha inoltre migliorato lo streaming video.

Filtri di ricerca su Drive per iOS

Per cercare un file in Google Drive è necessario inserire il suo nome nella barra superiore. In alternativa è possibile sfruttare i filtri disponibili, toccando i corrispondenti pulsanti (ad esempio Documenti, PDF, Foto e immagini, Cartelle, Video e Ultimi 7 giorni). Su iOS è stata aggiornata la funzionalità di ricerca con tre menu a discesa per altrettanti filtri: Tipo, Persone e Modificato.

Toccando sul filtro per tipo viene mostrata una scheda con l’elenco delle tipologie di file: documenti, fogli di lavoro, presentazioni, PDF, immagini, video, audio, moduli e altri. L’utente può anche filtrare i risultati in base al proprietario del file e alla data dell’ultima modifica.

Google Drive iOS filtri ricerca

Google Drive suggerisce inoltre i filtri rilevanti durante la digitazione della query di ricerca e consente di perfezionare la ricerca dopo la visualizzazione della pagina dei risultati. È possibile anche utilizzare una combinazione di filtri. La funzionalità arriverà anche su Android nelle prossime settimane.

La seconda novità riguarda i video caricati su Google Drive. L’azienda di Mountain View ha attivato la generazione e riproduzione della transcodifica DASH (Dynamic Adaptive Streaming over HTTP). Si tratta di una tecnica che sfrutta il bitrate adattativo per ridurre la latenza (il tempo tra il clic su play e l’avvio della riproduzione) e il buffering, considerando la qualità della connessione.

Fonte: Google
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Pubblicato il
4 mar 2024
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