In questi giorni intorno al nome di Google sono cominciate a circolare voci circa un misterioso “progetto X”: a farne luce potrebbe essere ora un canale YouTube destinato a risolvere l’incognita.
Ad annunciare l’esordio del canale streaming è su Google+ il direttore scientifico del progetto Richard DeVaul. Ma per il momento gli unici indizi restano legati al sito wesolveforx.com che parla di un luogo di discussione per mettere in campo soluzioni tecnologiche radicali a problemi globali . Un obiettivo già parzialmente illustrato da un articolo del New York Times che risale a qualche mese fa, in cui si vociferava di un laboratorio segreto della Grande G.
Ad infittire il mistero c’è poi l’intrigo legato al nome di Simon Prakash: dopo 8 anni a Cupertino, quello che adesso è l’ex direttore senior all’integrità dei prodotti di Apple sembra essere stato avvicinato da Mountain View proprio per raggiungere un altro ex Apple, DeVaul, al progetto “X”.
Google, nel frattempo, ha chiesto alla Federal Communications Commission (FCC) il permesso di testare nelle case dei propri dipendenti sparsi in quattro città (Mountain View, New York, Los Angeles e Cambridge nel Massachusetts ) un dispositivo per l’intrattenimento “con WiFi e Bluetooth”.
Nella richiesta di sperimentazione inviata a FCC si parla appunto di 252 dispositivi per entertainment che danno agli utenti della possibilità di connettere i propri dispositivi alla rete WiFi di casa e di collegarvi altri elettrodomestici via Bluetooth.
Le ipotesi sono legate ad un decoder targato Mountain View oppure ad un altro tipo di nuovo dispositivo collegato a Google TV, quindi potrebbe essere qualcosa di diverso da quello per cui si sta pensando con riferimento a “X”, per cui si parla di una paio di occhiali con interfaccia collegata con un computer.
Claudio Tamburrino