Google e il bug della concorrenza

Google e il bug della concorrenza

Google chiama in causa un problema di aggiornamento del codice per rispondere alle accuse di Yelp e TripAdvisor: il motore di ricerca, su mobile, devierebbe inavvertitamente il traffico sui propri servizi, ai danni della concorrenza
Google chiama in causa un problema di aggiornamento del codice per rispondere alle accuse di Yelp e TripAdvisor: il motore di ricerca, su mobile, devierebbe inavvertitamente il traffico sui propri servizi, ai danni della concorrenza

Durante il weekend Yelp e TripAdvisor hanno notato che nelle ricerche effettuate da dispositivi mobile su Google i risultati ad essi legati erano posti più in basso rispetto a quelli collegati a servizi di Google stessa. Mountain View ha tuttavia riferito che si tratta di un bug per cui sta cercando una soluzione .

Yelp

TripAdvisor riferisce per esempio che le query per “TripAdvisor Hilton” conducevano prima di tutto a OneBox, servizio di Google per indicizzare le aziende locali. Yelp ha invece mostrato come esempio una ricerca effettuata con le parole “Yelp Ozumo” che dava come primo risultato quello di Google: come in questo caso, un terzo dei risultati delle ricerche effettuate utilizzando “Yelp” in associazione ad altri termini sarebbero stati deviati.

Quello delle conseguenze sulla concorrenza del predominio incondizionato di BigG nel settore del search è un argomento scottante soprattutto in Europa, dove Mountain View si sta confrontando con le autorità alla ricerca di un possibile punto di incontro: questo episodio, se confermato, rischia dunque di pesare negativamente sulle sorti legali di Google.

Yelp, poi, è uno dei primi e principali contestatori della posizione di Google, cui contesta diversi abusi: da ultimo ha commissionato uno studio per evidenziare gli effetti distorsivi sulla concorrenza del posizionamento tra i risultati di una ricerca dei concorrenti diretti di Google; in precedenza, invece, si era mossa in ottica anti-Mountain View con una denuncia alla Commissione Europea. Mentre la Federal Trade Commission (FTC), che negli States ha autorità antitrust, ha archiviato con un nulla di fatto l’indagine aperta in conseguenza delle accuse di abuso di posizione dominante sollevate nei confronti di Google, nel Vecchio Continente la Commissione Europea ha formalizzato ad aprile le proprie accuse nei confronti di Google, sotto osservazione fin dal 2010 e incapace di garantire all’Europa una soluzione in grado di placare le rivendicazioni della concorrenza: a nulla sono valsi neanche i tentativi di Mountain View di raggiungere un compromesso prima dell’apertura ufficiale del caso, come ora racconta uno dei suoi vertici europei, Adam Cohen.

Ora la posizione di Google rischia di aggravarsi a causa di un bug, riferisce Mountain View, “una problematica causata da una recente modifica al codice” a che avrebbe erroneamente dato la preferenza ai suoi servizi rispetto a quelli della concorrenza. La Grande G ha assicurato di essere al lavoro per trovare velocemente una soluzione.

Il problema è che nel frattempo parte del traffico legato alle ricerche in materia di aziende locali, difficilmente calcolabile, è stato involontariamente deviato verso le pagine di Google da quelle dei suoi concorrenti: TripAdvisor parla di un calo del 50,54 per cento del traffico a causa della “deviazione” di visite da mobile; Foursquare e ZocDoc parlano di un quinto del loro traffico, Yelp di un terzo.
Anche per questo, e in linea con le sue precedenti accuse, Yelp lamenta non si tratti di un’eccezione ma di un fatto “in linea con il solito comportamento di Google”.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
25 nov 2015
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