Il giudice si è schierato con Google nel caso che la vedeva costretta d difendere l’utilizzo del termine Android.
Ad aver denunciato Google per il nome adottato per il suo sistema operativo mobile era stato Erich Specht, imprenditore che nel 1999 ha fondato la società Android Data Corporation e nel 2002 si è visto concedere dall’USPTO l’utilizzo esclusivo del marchio Android Data .
Mountain View si difendeva sostenendo che il marchio Android Data non fosse stato adeguatamente rinnovato, e quindi era ormai caduto in disuso e pronto per essere utilizzato in business più efficaci e profittevoli.
Inoltre, la diversa forza di immagine del nome Android legato al sistema operativo di Google rispetto ai programmi della piccola azienda erano un punto non trascurabile della vicenda: a differenza dei brevetti, la disciplina dei marchi è legata non solo a chi arriva primo all’Ufficio marchi e brevetti, ma anche a chi lo utilizza commercialmente e alla chiarezza per il consumatore.
Rilevando che dopo la registrazione del marchio la startup Android Data Corporation ha chiuso i battenti, il giudice ha dato quindi ragione a Google e deciso per la cancellazione del marchio concesso nel 2002 all’azienda di Specht, la cui denuncia è stata conseguentemente respinta .
Claudio Tamburrino