Nuovi screzi nel delicato processo di assegnazione dei nuovi domini generici di primo livello (gTLD) alle super-potenze private del web. In una lettera aperta ai vertici dell’ Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN), l’organizzazione lobbistica FairSearch, che già ha condotto battaglie antitrust contro Google, ha contestato le richieste presentate da Mountain View per la gestione dei domini .search , .fly e .map , potenzialmente disastrosa per gli equilibri del mercato digitale.
Supportato da aziende concorrenti del calibro di Microsoft, Nokia e Oracle, il gruppo statunitense FairSearch teme la costituzione di un pericoloso monopolio nelle grinfie della Grande G, che potrebbe così sfruttare i nuovi domini generici per affossare ulteriormente la concorrenza nei settori della ricerca online, dei voli aerei e delle mappe digitali . I responsabili di ICANN dovrebbero perciò respingere le richieste presentate da Mountain View per i suddetti gTLD.
Con una spesa vicina ai 20 milioni di dollari, Google sta cercando di accaparrarsi un centinaio di domini generici, ovviamente ritenuti in linea con il suo core business .
La Grande G non è però l’unica azienda impegnata in tal senso, seguita a ruota da altri protagonisti di Internet come Amazon. Lo stesso retailer di Seattle è finito nel mirino degli editori statunitensi per l’assegnazione di gTLD come .book , .read e .author . ( M.V. )