La settima edizione del rapporto di trasparenza rilasciato a cadenza semestrale dai responsabili di Google, per informare gli utenti sulle varie richieste di rimozione dei contenuti provenienti dai governi di tutto il mondo. Da luglio a dicembre 2012, un totale di quasi 2.300 takedown notice per la sparizione di circa 24mila contenuti digitali tra i vari servizi offerti dall’azienda di Mountain View. In continuo aumento , la pressione dei governi globali comprende quelle ordinanze firmate dai vari tribunali locali, così come le richieste provenienti dai dipartimenti di polizia o dalle stesse autorità nazionali. Alla fine del 2012, il totale delle richieste per la rimozione dei contenuti online è aumentato di oltre 400 unità rispetto alla prima metà dell’anno scorso.
Avviate in autunno, le elezioni municipali brasiliane hanno inevitabilmente portato il paese verdeoro a scalare le classifiche dei governi più sensibili alle pubblicazioni di BigG. Un totale di quasi 700 richieste di rimozione sulla presunta violazione del codice elettorale nazionale , che vieta espressamente le attività di diffamazione a mezzo stampa o sul web.
Dalla Russia , la nuova legge che ha introdotto una specifica lista nera di contenuti digitali ritenuti dannosi per lo sviluppo dei minori – dalla pornografia all’istigazione al suicidio – è risultata fondamentale nel volume complessivo delle takedown notice inviate all’azienda californiana.
Pressata dai paesi ai quattro angoli del pianeta, la Grande G non sembra propensa ad accettare le numerose richieste, a meno di evidenti violazioni dei suoi termini di servizio. In Argentina, il colosso californiano ha respinto una notifica inviata dal governo locale per la presenza su YouTube di una clip musicale contenente una rappresentazione erotica del presidente Cristina Fernández de Kirchner, nel mirino della band argentino-venezuelana The Rockadictos .
I responsabili di Google hanno tuttavia accettato di eliminare numerose copie del contestato Innocence of Muslims , il trailer statunitense che aveva provocato un putiferio nei paesi islamici, da dove è ovviamente partito il flusso delle richieste per la rimozione tra i portali di video sharing e la piattaforma di blogging Blogger.
Mauro Vecchio