Più di mille richieste d’adesione , inviate da altrettante autorità locali degli Stati Uniti ai responsabili del progetto Fiber for Communities . Ovvero del centro aperto quest’anno da Google per raccogliere tutte quelle comunità a stelle e strisce intenzionate a migliorare le attuali prestazioni della banda larga nazionale.
I governi locali dovranno però aspettare : l’azienda di Mountain View ha annunciato il rinvio del suo imponente piano strategico per la fibra. Ulteriori richieste d’adesione verranno dunque bloccate, in attesa di stilare un elenco di comunità vincitrici che potranno godere di velocità “cento volte superiori” a quelle oggi offerte ai cittadini a stelle e strisce.
“Siamo spiacenti per questo ritardo – ha spiegato il vicepresidente di BigG Milo Medin – ma vogliamo essere sicuri di poterlo fare al meglio. Per essere chiari, non riapriremo il processo di selezione. Abbiamo solo bisogno di più tempo per decidere su quanto avevamo già anticipato”. Medin ha dunque parlato di un possibile nuovo annuncio entro i primi mesi del 2011 .
Google aveva attirato le più curiose attenzioni nella prima metà dello scorso febbraio, annunciando un vasto progetto che avrebbe portato connessioni fiber-to-the-home alla velocità di 1 gigabit al secondo . L’esperimento avrebbe coinvolto un gruppo selezionato di abitazioni statunitensi, dalle 50mila alle 500mila utenze . L’annuncio delle comunità vincitrici sarebbe dovuto arrivare entro il 2010.
E la rete in fibra ottica made in Mountain View era anche partita, seppur in ritardo sui tempi previsti. Google si era infatti dichiarata pronta ad installare le infrastrutture necessarie nell’area della Stanford University – molto vicina alla sede del Googleplex – per un totale di 850 abitazioni. I lavori effettivi di cablaggio dovrebbero iniziare nel 2011, un anno cruciale per le future sorti da provider della Grande G.
Mauro Vecchio